Gli amministratori delegati di 200 grandi aziende americane riuniti nell’associazione Business Roundtable hanno firmato un documento che li impegna a dirigere le rispettive imprese per il bene di clienti, dipendenti, fornitori, comunità e azionisti.
È vero, a una prima occhiata l’accordo sembra limitarsi a mettere nero su
bianco una realtà e un modo di operare ormai diffusi e di cui si avverte sempre
più la necessità. A mio avviso però, il documento assume una portata “simbolica”
in quanto porta la firma dei CEO di
alcuni fra i più importanti player a livello economico mondiale quali, ad
esempio, Tim Cook di Apple e Jeff Bezos di Amazon, di James Quincey (Coca
Cola), Ginni Rometty (IBM), Jamie Dimon (JPMorgan), Doug McMillon (Walmart). Sono
fiero di poter affermare che l’azienda per cui lavoro è tra le società
firmatarie che hanno accettato di promuovere
un modo di fare business più inclusivo.
Sia che la si chiami Responsabilità
Sociale d’Impresa o, in inglese, Corporate
Social Responsibility (CSR), i membri di Roundtable si impegnano a fare la cosa giusta: la sostenibilità diventa ufficialmente parte
integrante della visione e dei valori aziendali. Gli sforzi di sostenibilità
delle imprese sono indirizzati al raggiungimento
del triplice obiettivo di prosperità economica, responsabilità sociale e
gestione ambientale. Al centro di questo modo di concepire l’azienda vi è
l’idea che un'attenzione gestionale equilibrata per il profitto, le persone e
il pianeta comporterà il massimo beneficio a lungo termine per i nostri clienti, dipendenti, fornitori,
azionisti e la società nel suo insieme.
Questa
dichiarazione d’intenti riflette il modo in cui le imprese possono e dovrebbero
operare oggi, afferma il ruolo
essenziale che le organizzazioni possono svolgere nel migliorare la nostra
società quando le aziende sono veramente impegnate a soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate, non solo
quelle economiche dei propri investitori.
Il profitto
non è più l’unica bussola che guida un’azienda di successo. I dipendenti
continuano a lavorare per generare profitti e restituire valore agli azionisti,
ma le imprese meglio gestite fanno di più. Mettono al primo posto il cliente e
investono nei propri dipendenti e comunità e nella salvaguardia dell’ambiente.
Alla fine, è il modo più promettente per costruire valore a lungo termine.
Sul
crescente focus verso i temi CSR, indubbiamente ha avuto un certo peso l’attenzione delle nuove generazioni per
l’impatto sociale e ambientale delle aziende. I millennial si dimostrano
sempre più consapevoli e attenti quando si tratta di acquistare o scegliere
dove lavorare. Una sensibilità che spinge le imprese a lavorare di più sulla reputazione come chiave di investimento per
il futuro.
Per prosperare è necessario favorire e diffondere internamente
una cultura positiva, capace di guardare oltre il mero
profitto evidenziando la necessità di migliorare la propria reputazione.
Sta a tutti noi, in qualità di lavoratori e appartenenti alla comunità locale,
impegnarci e vigilare affinché ciò che è stato ufficialmente dichiarato non
resti solo sulla carta.
Ciascuna azienda persegue il proprio
scopo aziendale, ciò che tutte condividono è l’impegno fondamentale verso la
società. I CEO di Business
Roundtable stanno adottando pratiche sostenibili in tutte le loro
attività, dando vita a comunità più forti e a un ambiente più sano. Gli amministratori
delegati stanno aprendo la strada attraverso investimenti, innovazione e
decisioni strategiche, verso un avvenire più sostenibile dal punto di vista
ambientale ed economico. Mi aspetto che nel prossimo futuro molte altre imprese
intraprendano questo percorso che sempre più leader considerano “senza ritorno”.
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