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EVOLUZIONE SHOPPING MALL: IL PASSATO, PRESENTE E FUTURO DEI CENTRI COMMERCIALI PASSA DA MILANO


Tra i tanti gioielli architettonici in Italia, la Galleria Vittorio Emanuele è unica nel suo genere, è una delle attrazioni turistiche più famose di Milano, nonché uno dei luoghi del cuore per i cittadini. Nonostante ciò, ancora in pochi sanno che la Galleria è considerata il primo centro commerciale della storia.  Classica ed elegante, è stata il modello di ispirazione per altre gallerie commerciali sorte in tutto il mondo.

Costruita nella seconda metà dell'800, rappresenta esattamente ciò che Milano sarebbe diventata molti anni dopo: un lussuoso portale di eleganza, arte e, naturalmente, acquisti. Il legame che lega Milano e i centri commerciali è continuato nel tempo e oggi la città e i dintorni ospitano alcuni dei centri più innovativi in Italia, considerati i prototipi nazionali della nuova concezione di mall in piena era e-commerce, quali lo Shopping District di City Life o Il Centro ad Arese.

Indubbiamente, gli equilibri tra centro commerciale e consumatore sono cambiati e la questione di come i centri commerciali possano reagire di fronte all’offensiva del commercio elettronico è molto sentita. Il mall non è più la destinazione per lo shopping preferita o quantomeno non più l’unica e le sue performance si legano in misura crescente anche alle attività online, con la necessità di una migliore conoscenza del visitatore.

I consumatori sono oggi omni-channel shopper, cioè amano comprare sia online che nei negozi fisici. Rendere semplice per i clienti usare i loro dispositivi nei centri commerciali dovrebbe quindi permettere loro di mescolare le esperienze di acquisto fisiche e digitali, magari usando i coupon sugli smartphone, comparando i prezzi o mettendo sulle pagine social del centro i selfie scattati al suo interno.  

Per incentivare lo shopping nei centri commerciali, sono stati sviluppati innovativi sistemi di prevenzione delle perdite, gestione degli inventari e Traffic Intelligence. Le nuove soluzioni per il retail forniscono informazioni in tempo reale sugli store in modo che gli acquirenti possano facilmente interagire con i negozi.

I centri commerciali sono stati considerati templi dello shopping, ma anche del consumo non sostenibile. Aperti fino a dodici ore al giorno, sette giorni su sette, consumano infatti enormi quantitativi di energia e sono la causa di elevate emissioni inquinanti. Banchi frigo, impianti di illuminazione, climatizzazione e ventilazione, scale mobili e porte aperte sia d’estate che d’inverno sono voci che pesano notevolmente sul loro bilancio energetico. 

È per questo che sono state pensate soluzioni che mirano a una loro conversione ecologica, a migliorarne l’efficienza energetica, riducendo i consumi e aumentando l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Come? Per esempio, attraverso una gestione integrata degli impianti di climatizzazione e refrigerazione è possibile recuperare l’enorme quantità di calore generata dalle macchine frigorifere per la refrigerazione dei prodotti alimentari, e impiegarlo per riscaldare l’edificio minimizzando così i consumi e i costi energetici.

Gli shopping mall di nuova generazione puntano a diventare centri integrati di in armonia con il contesto urbano in cui si inseriscono. Penso a uno shopping centre ideale in cui la massiccia presenza del verde, sia nell’involucro dell’edificio che nel contesto urbano circostante, migliori le prestazioni energetiche e il comfort dei visitatori. Il centro deve formare con l’area circostante un habitat metropolitano di nuova concezione, smart e sostenibile.

E dunque lasciamoci ancora influenzare dal “salotto di Milano” e rifondiamo il significato del centro commerciale come luogo nel quale acquistare, incontrare gli altri, provare nuovi cibi e svagarsi: un insieme di esperienze che non sono realizzabili online.


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