Milano è in fibrillazione per la Settimana della Moda. Con la Fashion Week, il capoluogo lombardo si conferma capitale italiana e internazionale del glamour. Sfilate, collezioni e presentazioni rendono frenetica l’atmosfera che si respira in città, suggerendoci come i giorni neri di questa eccellenza del Made in Italy siano alle spalle.
Dopo il periodo di crisi che ha visto
le case di moda assottigliare i margini a causa della recessione economica
globale e della competizione serrata dei colossi internazionali del fast-fashion, il settore vede crescere nuovamente
il proprio fatturato. Il sistema moda sta infatti conquistando un peso sempre
più importante nell’economia del nostro Paese. Il giro d’affari del fashion
Made in Italy all’estero ha raggiunto un valore di oltre 50 miliardi di euro
nel 2018.
Se da un lato è stato fondamentale per
i luxury brand iniziare a vendere
online, dall’altro è stata premiata anche la scelta di ridefinire il concetto
di negozio fisico. Indagini di mercato dimostrano che lo shopping fatto di
persona ha ancora fascino, in particolare per i millenials e gli acquirenti del
lusso. Le possibilità di toccare, sentire, confrontare e provare i prodotti vengono
considerate i vantaggi chiave di questa modalità di acquisto.
Dai dati emerge I’importanza di
tutelare e incentivare l’acquisto in-store,
ma come? Abbiamo intuito che la tecnologia potesse essere la risposta a
questo quesito e dunque ci siamo impegnati a fornire soluzioni che potessero
migliorare la shopping experience e garantire la massima qualità ai clienti. Per
risolvere queste sfide, assieme ai nostri partner del settore retail, ci siamo concentrati
sui sistemi per la gestione delle perdite e le tecnologie per il miglioramento
dell' esperienza d'acquisto.
Oggi i retailer brick-and-mortar stanno re-immaginando il proprio business e i
processi per raggiungere migliori risultati mentre si muovono in direzione
della trasformazione digitale - e il modo del lusso non fa eccezione. Dato l’alto
valore dei propri prodotti, i brand dell’alta moda hanno compreso l’importanza
di aggiornare il proprio portfolio EAS (Electronic
Article Surveillance) e la tracciabilità dell’ecosistema. La tecnologie LP (Loss Prevention) di nuova generazione cloud-based
connesse a Google per esempio, sono sempre più scelte per contrastare
l'erosione dei margini dovuta ai cali inventariali. Grazie a sistemi personalizzati
di gestione dei dispositivi e raccolta dei dati, diventa possibile prendere
decisioni informate tramite analisi predittiva, rendendo più efficace
l’amministrazione delle perdite.
L’adozione di soluzioni e servizi
innovativi che connettono clienti, prodotti e dipendenti attraverso dati
fruibili in tempo reale trasforma i negozi e l’esperienza d’acquisto. Il
marketing di prossimità si basa sulla geo-localizzazione delle persone presenti
all’interno del negozio. Grazie alla connessione WI-FI
o alla presenza di beacon è possibile
seguire il cliente lungo tutto il suo percorso nello store,
prevedendo tecniche di vendita personalizzate, come l’invio di offerte ad hoc riguardanti la merce che sta
per incontrare lungo il suo tragitto.
Sensori, beacon e simili vengono
utilizzati non solo per migliorare l'esperienza dell'cliente all’interno del
negozio, ma anche per aiutare a rendere le strutture moderne auto-consapevoli,
collegando ad esempio sistemi HVAC e di illuminazione a display digitali,
consentendo agli edifici di funzionare in modo più efficiente e sicuro.
Dal momento che l’intero settore moda
si sta focalizzando sempre più sull'analisi dati per gestire e aumentare il
business, le tecnologie retail contribuiscono a consolidare
l’immagine dei brand e ad essere ben posizionati in futuro.
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