Passa ai contenuti principali

(COLLABORAZIONE + INCLUSIONE) - GERARCHIA = AZIENDA SANA



Il termine “corporation” deriva da corpus, parola latina che indica “corpo”, anche nell’accezione di “corpo di persone”, ovvero insieme di individui. L’organizzazione aziendale può dunque essere metaforicamente vista come un unico corpo socio-tecnico, costituito cioè da persone (l’organismo personale dell'azienda), reparti, funzioni e tecnologie (mezzi strumentali e know-how). Seguendo questa logica, la massima di Giovenale “mens sana in corpore sano” si applica anche a livello aziendale. Ma come fare a monitorare la “salute” delle nostre aziende e di chi vi lavora? L’Organizational Health ci viene in aiuto.

L’Organizational Heath è comunemente definita come la capacità di un'organizzazione di funzionare efficacemente, far fronte adeguatamente agli imput esterni e interni, cambiare in modo appropriato e crescere dall'interno. Organizational Health è come gestiamo l’azienda, come l’organizzazione si allinea alle direttive, lavora e perpetuamente rinnova se stessa. In qualità di Amministratore Delegato di Johnson Controls, il mio dovere è di assicurarmi che l’azienda sia “sana” in termini organizzativi, ovvero in grado di realizzare processi, progetti e iniziative di successo supportando i dipendenti attraverso attività quali formazione, leadership supportiva, chiarezza del ruolo.

L’Organizational Health è uno strumento utile durante i processi di Corporate Change Management. E quale periodo di cambiamento più dirompente di una fusione come quella avvenuta nel 2016 fra Johnson Controls e Tyco? Per accompagnare la neonata Johnson Controls International e i suoi lavoratori in una fase così delicata di transizione, è stato lanciato Ability 2 Execute (A2E), un nuovo progetto di Organizational Health. Il programma A2E rappresenta uno dei pilastri del “plan-to-win" aziendale, è volto a trasmettere la nostra mission, nonché il ruolo specifico svolto da ogni dipendente nel raggiungimento degli obiettivi strategici, sempre nel pieno rispetto della policy aziendale. Ho concepito A2E come un investimento sulle persone e gli asset aziendali, come uno strumento per il raggiungimento dei piani di crescita professionali e di revenue stabiliti.

Il programma ha individuato dieci aree fondamentali di intervento per il miglioramento della salute di JCI e lo sviluppo di comportamenti virtuosi:

Il piano di azione prevede la promozione mensile di uno di questi comportamenti-target all’interno dell’azienda. Con questa iniziativa vogliamo far comprendere l’importanza del “cambio” per l’azienda e come renderlo possibile attraverso la partecipazione di tutti i dipendenti, l’ascolto dei loro feedback e suggerimenti, dunque non limitandosi a dettare un nuovo valore o comportamento da eseguire. Sono infatti convinto che la comunicazione aziendale debba essere orizzontale e bilaterale, e non imposta verticalmente dall’alto come si è usato fare per molto tempo. Solo in questo modo vengono dati a tutta l’azienda gli strumenti per realizzare pienamente e in maniera condivisa la vision aziendale.

JCI si sta impegnando al massimo per il miglioramento di tutte le dimensioni dell’Organizational Health. Io personalmente credo che la partecipazione e la condivisione degli obiettivi strategici e dei risultati consenta ai nostri dipendenti di identificare e diffondere le migliori pratiche, di individuare e intervenire sulle aree di criticità così da consentire all'azienda di raggiungere e magari eccedere gli obiettivi strategici prefissati. Con la collaborazione di tutto il management, sto lavorando affinché i riscontri ricevuti dai dipendenti siano trasformati in azioni concrete che aiutino a raggiungere una maggiore chiarezza strategica, migliorare la leadership e l’efficienza aziendale.

A tutti i miei collaboratori va il mio ringraziamento per l’impegno e l’iniziativa che mettono ogni giorno nel migliorare Johnson Controls e rendere questa stimolante fase di trasformazione un successo!

Commenti

Post popolari in questo blog

EVOLUZIONE SHOPPING MALL: IL PASSATO, PRESENTE E FUTURO DEI CENTRI COMMERCIALI PASSA DA MILANO

Tra i tanti gioielli architettonici in Italia, la Galleria Vittorio Emanuele è unica nel suo genere, è una delle attrazioni turistiche più famose di Milano, nonché uno dei luoghi del cuore per i cittadini. Nonostante ciò, ancora in pochi sanno che la Galleria è considerata il primo centro commerciale della storia .   Classica ed elegante, è stata il modello di ispirazione per altre gallerie commerciali sorte in tutto il mondo. Costruita nella seconda metà dell'800, rappresenta esattamente ciò che Milano sarebbe diventata molti anni dopo: un lussuoso portale di eleganza, arte e, naturalmente, acquisti . Il legame che lega Milano e i centri commerciali è continuato nel tempo e oggi la città e i dintorni ospitano alcuni dei centri più innovativi in Italia, considerati i prototipi nazionali della nuova concezione di mall in piena era e-commerce, quali lo Shopping District di City Life o Il Centro ad Arese. Indubbiamente, gli equilibri tra centro commerciale e consumatore ...
APPALTI OPEN BOOK: UN NUOVO FORMAT PER TRASFORMARE LE CITTA’ Qualche mese fa ho partecipato ad un seminario organizzato da Fiabci e Associazione Aspesi, nella cornice suggestiva del Castello di Chiavari. Topic centrale sono stati gli Appalti Open Book , nuovo format contrattuale che sta disegnando la geografia della futura urbanizzazione sostenibile nelle grandi città. Chi mi conosce sa quanto io sia aperto ad abbracciare il “nuovo” e questa innovativa tendenza, rappresenta certamente un punto di forza e vantaggio rispetto l’approccio tradizionale. Nello scenario di Milano poi, città dinamica e a respiro internazionale, il tema è parecchio sentito e salutato positivamente come formulazione negoziale più flessibile. Questa città, nello specifico, è molto attrattiva per questo genere di interventi e la clientela internazionale viene irretita da questo format d’appalto inusuale per l’ordinamento giuridico italiano. L’appalto Open Book, di matrice inglese, trova comunque sempre pi...

I LOVE SHOPPING...IN STORE!

Milano è in fibrillazione per la Settimana della Moda.  Con la Fashion Week, il capoluogo lombardo si conferma capitale italiana e internazionale del glamour. Sfilate, collezioni e presentazioni rendono frenetica l’atmosfera che si respira in città, suggerendoci come i giorni neri di questa eccellenza del Made in Italy siano alle spalle. D opo il periodo di crisi che ha visto le case di moda assottigliare i margini a causa della recessione economica globale e della competizione serrata dei colossi internazionali del fast-fashion , il settore vede crescere nuovamente il proprio fatturato. Il sistema moda sta infatti conquistando un peso sempre più importante nell’economia del nostro Paese. Il giro d’affari del fashion Made in Italy all’estero ha raggiunto un val ore di oltre 50 miliardi di euro nel 2018. Se da un lato è stato fondamentale per i luxury brand iniziare a vendere online, dall’altro è stata premiata anche la scelta di ridefinire il concetto di nego...