“Conoscete quest’uomo?”
Mostrando questa immagine, il mio sales manager ha iniziato
in modo intrigante il suo intervento allo scorso Forum Immobiliare tenutosi a Santa Margherita Ligure.
La sala conferenze era gremita, ma nessuno dei presenti
sembrava in grado di rispondere alla domanda né di trovare il nesso fra l’uomo
sorridente sullo schermo e l’argomento dell’evento, il mercato immobiliare
italiano.
Sfruttando la curiosità crescente del pubblico, il mio
collega ha mostrato una seconda foto, quella di un “certo” Usain Bolt.
L’auditorio ha iniziato a intuire l’identità del primo uomo: quello ritratto nella prima foto è Glen Mills. Giamaicano, classe 1949,
Mills è stato allenatore della nazionale di atletica giamaicana per oltre 20
anni, nonché responsabile tecnico artefice di innumerevoli vittorie olimpiche,
comprese quelle del suo pupillo più famoso, Bolt appunto. E se 24 sono le
medaglie oro conquistate in carriera da Bolt, grazie a Mills gli atleti
giamaicani hanno raggiunto la formidabile cifra di 124 ori nel loro palmares!
Cosa c’entra questa premessa con l’agenda del forum? C’entra
perché il relatore è poi passato a paragonare
il lavoro “dietro le quinte” dell’allenatore a quello - ai più nascosto ma
indubbiamente essenziale - svolto dalle building technology all’interno di
alcuni degli edifici più iconici e famosi costruiti negli ultimi anni.
Pensate ad esempio al ruolo fondamentale esercitato dai moderni sistemi
di sicurezza all’interno di strutture imponenti e ad alto rischio quali i
nuovi smart stadium di cui sempre più sentiamo parlare in Italia. O
ancora, gli hotel più prestigiosi al mondo verrebbero considerati tali
se non fossero in grado di offrire ai propri ospiti una guest experience eccezionale dando
loro il comfort, la connessione e il controllo diretto degli ambienti tramite
software di GRMS (Guest Room Management)?
Il mondo delle
costruzioni è sempre più un mondo di impianti e di servizi, i quali
impattano su ogni aspetto del ciclo di produzione, indistintamente
dalla tipologia di struttura e di investimento. Nella logica di valorizzazione
e in quella di manutenzione, per rendere il più efficiente possibile il
patrimonio immobiliare esistente e, nel caso di prodotto nuovo, per rispondere
alle richieste della domanda. Gli impianti vedono crescere il loro peso anche
nelle nuove costruzioni per obiettivi di
risparmio energetico e di evoluzione dell’idea di comfort abitativo.
In questo scenario risulta evidente come il mercato
dell’impiantistica, e più in generale dell’ambiente costruito, dialoghi sempre di più con il mondo della
digitalizzazione e basi il proprio successo su come i dati, correttamente
raccolti e analizzati, consentano un progressivo incremento dell’efficienza
degli immobili e del confort dei soggetti che “vivono” l’infrastruttura.
Tale evoluzione del costruito è motivata dal fatto che negli spazi del vivere domina l’efficienza,
sia essa energetica che di servizio al fruitore finale. Quest’ultima sta
portando, e porterà, alla generazione di building tecnology sempre più
rivoluzionarie in grado di migliorare la qualità della vita e generare
un’esperienza ottimale, dal punto di vista dell’utente, di ottenere un maggiore
efficientamento energetico e controllo dell’infrastruttura, dal punto di vista
dell’edificio.
A mio avviso l’analogia utilizzata dal mio collaboratore
durante la presentazione è particolarmente evocativa. Anche se spesso il grande
pubblico tende a riconoscere e apprezzare solo il lato estetico di una
struttura, il settore dell’impiantistica
è un tassello fondamentale della filiera
dell’ambiente costruito, ciò che garantisce
le più alte performance e il perfetto funzionamento di questi capolavori
dell’architettura. E i prossimi investimenti nel real estate non possono
prescindere da questo tipo di considerazioni progettuali.
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