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SCONFIGGERE IL CALDO IN MANIERA EFFICIENTE? YES, WE CAN!




L’ondata di calore che soffoca l’Europa sta infrangendo tutti i record possibili. Nei giorni scorsi, il termometro ha sfondato i 40 gradi in molte città del nostro Paese. Le temperature equatoriali hanno causato il picco dei consumi energetici. Disservizi sono stati registrati in diversi centri a causa del grande caldo e dell’aumento della richiesta di corrente dovuti ai condizionatori. Il caldo torrido fa friggere le linee elettriche delle città e interi quartieri rimangono quotidianamente senza corrente. Blackout e guasti diffusi su tutta la rete elettrica hanno fermato l’attività di uffici e negozi per ore con evidenti ricadute sulla produttività.

I consumi energetici, che una volta erano concentrati d’inverno per il riscaldamento, oggi si sono spostati al periodo più caldo dell’anno perché la corrente serve soprattutto per raffreddare.

La CPU dei pc scalda moltissimo e per raffreddarla i computer hanno una ventola; ma i centri di elaborazione dati e i server hanno bisogno di locali potentemente climatizzati. Negozi, uffici, banche, supermercati e in generale tutti i luoghi pubblici hanno impianti di raffreddamento. 

I centri logistici, i banchi di refrigerazione dei negozi per gli alimenti e i surgelati, i bar con i frigoriferi per le bibite e i gelati, i frigoriferi domestici: la conservazione dei cibi chiede energia elettrica, e quando il clima è più caldo le serpentine di raffreddamento faticano a dissipare il calore e i compressori di frigoriferi, surgelatori e condizionatori marciano a piena potenza.

L’aria condizionata rinfresca le città, le abitazioni e i luoghi di lavoro. Ma provoca picchi di consumi energetici e alla fine alimenta il climate change: l’aumento di temperatura indotto da emissioni di gas a effetto serra, come anidride carbonica (CO2) e metano (CH4), risultato delle attività inquinanti dell’uomo. I climatizzatori che funzionano a pieno ritmo, innescano un circolo vizioso: più fa caldo fuori e più bisogna spingere sul raffrescamento degli ambienti interni. Con la crisi del clima, l'effetto diventa ancora più evidente.

Ogni cittadino è responsabile del cambiamento climatico, perché contribuisce indirettamente alle emissioni e al riscaldamento dell'atmosfera. È necessario prestare costante attenzione al contenimento dei consumi di elettricità con piccoli accorgimenti, come spegnere le luci nelle stanze non abitate o climatizzare solo i locali dell’abitazione maggiormente utilizzati. Sono gesti individuali che possiamo fare tutti, ce lo siamo sentiti dire molte volte, ma fino ad ora forse non ne abbiamo compreso la portata. Tutto ciò però non basta.

Per raggiungere una vera sostenibilità anche - e soprattutto - l’industria deve accelerare la propria conversione in chiave eco-compatibile, spingendo sulla progettazione di prodotti a basso impatto ambientale come le vetture elettriche, e sull’affermazione definitiva di tecnologie e soluzioni che riducano il fabbisogno e aumentino l’efficienza energetica.

Come fare per abbassare i macro-consumi senza intaccare la competitività aziendale? La chiave del risparmio energetico si trova nel controllo e nella gestione dei consumi energetici. I sistemi di controllo avanzato per l’HVAC, sono un chiaro esempio di quanto può rendere (e far risparmiare) una politica aziendale basata sull’efficienza energetica. I nuovi sistemi di gestione degli impianti HVAC intelligenti sono infatti in grado di ridurre l’uso di energia, assicurando che gli ambienti interni degli edifici siano allo stesso tempo confortevoli, salubri e sostenibili.  

Governi, imprese, cittadini devono dunque accelerare gli sforzi per centrare il doppio obiettivo di salvaguardia dell’ambiente e della produttività. Ci sono due strade che dobbiamo percorrere: cambiare le nostre abitudini e continuare a investire sulle nuove tecnologie pulite.

“Il futuro si costruisce oggi”: è così che esprimiamo il nostro senso di urgenza e il nostro ottimismo nel realizzare questa missione.

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