Agosto è alle porte, il mese delle
vacanze per eccellenza ci aspetta, e anche per me è iniziato l’impaziente conto
alla rovescia alle ferie e al periodo di riposo. Siamo soliti riporre molte
aspettative nelle vacanze, la più grande di tutte - soprattutto per chi ha una
professione come la mia dove lo stress è
“collega” di tutti i giorni - quella di staccare la spina.
Facile
dirlo, più difficile farlo. Smettiamo di lavorare, non andiamo in ufficio, ma facciamo fatica ad abbandonare il pensiero
del lavoro e la tecnologia in questo frangente non aiuta. Lo smartphone e gli altri device digitali sono
sempre con noi, giorno e notte, perché temiamo sempre di perdere qualcosa, che
sia un messaggio importante o una mail di lavoro.
Alcuni ruoli e professioni non
possono essere totalmente messi in pausa per settimane e allora, nei casi in
cui è necessario garantire la propria
raggiungibilità, è consigliabile scegliere un momento specifico della
giornata, e solo quello, per leggere le mail di lavoro e fare le eventuali
chiamate lavorative indispensabili. Lo dobbiamo ai nostri cari in vacanza con
noi perché è lì che si recupera il tempo passato lontani durante l’anno, ma
soprattutto a noi stessi.
Ciò di
cui sentiamo più la mancanza durante l’anno è il tempo da dedicarci; non
ne abbiamo mai abbastanza. Proviamo in queste vacanze a ritagliare degli spazi
solo per noi, senza farci sopraffare dai sensi di colpa perché non stiamo
abbastanza con compagni, figli o amici e godiamoci il meritato “dolce far
niente”.
Cambiare ritmi, alimentazione,
respirare aria diversa tutto questo fa bene alla nostra salute fisica e mentale. La vacanza può essere vista come un periodo di purificazione, per liberarci
dalle tossine e dalle negatività accumulate durante i mesi di lavoro e
stress. Il contatto con la natura, unito al relax, ricarica la mente.
Esplorare nuove mete e conoscere
modi di vita lontani dai nostri, poi, ci lascia un bagaglio di conoscenze e stimoli che non ci abbandona al rientro. Misurarsi
con contesti e persone diverse è estremamente utile anche per la nostra vita
lavorativa: è la forza che ci arriva dal vivere esperienze uniche, differenti
da quelle di tutti i giorni. Spesso le
idee più belle, le più creative per migliorare il lavoro vengono mentre si è in
vacanza. Coltivare con calma il nostro potere creativo è il vero plus delle
vacanze.
Abbiamo
sempre decisioni da prendere rapidamente, le tempistiche del business non
permettono momenti dilatati di riflessione, di approfondimento. La vacanza ci
dà la possibilità di pensare con calma e senza
l’ansia di dover stabilire tutto, ascoltando la testa, il cuore, l’istinto. In
ferie ponderiamo su quello che dobbiamo e, soprattutto, vogliamo fare da
settembre in poi, senza sentirsi addosso l’obbligo di dover decidere subito.
Ben vengano dunque le ferie che ci
“obbligano” allo stop forzato, ma che ci fanno vedere le cose con la giusta
distanza, e fare quelle considerazioni che ci portano poi a cambiare con efficacia le cose che non
funzionano più, una volta rientrati al
lavoro.
Buone vacanze!
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