Per il secondo anno di
fila ho preso parte al MIPIM a Cannes, l'evento leader a livello mondiale del
mercato immobiliare che riunisce i protagonisti internazionali più influenti di
molti settori immobiliari -uffici, residenziale, retail, sanità, sport, logistica
e industria- per quattro giornate di conferenze, transazioni ed eventi di networking.
La fiera, giunta al suo trentesimo anno, continua a dimostrarsi il luogo ideale
per portare a casa stimoli, idee e nuovi contatti e
soprattutto comprendere
l'evoluzione della domanda a livello nazionale e internazionale.
L’edizione
2019 del MIPIM è stata l’occasione per confrontarmi con advisor, società di
gestione degli immobili, del facility, del property e dell’energia e realtà del
mondo manifatturiero per capire i nuovi orizzonti e confini del comparto. Sebbene
il real estate italiano sia riconosciuto come motore di sviluppo economico
nello scenario internazionale, rappresentando quasi il 20% del prodotto
interno lordo nazionale, i top player
del settore lamentano come la pesante struttura burocratica lo renda
particolarmente complesso e macchinoso al punto da scoraggiare gli investimenti
edili nel Paese.
Per
superare questo nostro “handicap” è necessario che gli attori dell’immobiliare italiano
comincino a fare squadra, tesi sostenuta anche da Copernico40, la rete di imprese creata da Il Quotidiano Immobiliare
per integrare la filiera di settore. L’ hub di Copernico40 riunisce i maggiori
operatori del real estate, supportando e coordinando le eccellenze della costruzione
e del contract italiane: dalla progettazione ingegneristica, architettonica e
urbanistica ai grandi costruttori e sviluppatori, dagli investitori
istituzionali, pubblici e privati alle società di project financing, passando
attraverso le aziende del mondo manifatturiero e tecnologico.
L’incontro
con alcune delle più influenti personalità del settore immobiliare del nostro
Paese ha dunque confermato ciò che da tempo vado sostenendo: è finita l’era del
real estate basato sulle sole transazioni immobiliari. I cambiamenti intervenuti
nel mercato e messi in luce durante il MIPIM, richiedono di formalizzare la
collaborazione e le relazioni che intercorrono tra attività dell’industria e
dei servizi e con i soggetti specializzati quali i partner tecnici globali, con
l’obiettivo finale di costruire un modello rappresentativo della filiera immobiliare nel nostro tempo.
La
recente forte spinta all’innovazione che si è avuta nel real estate ha sortito,
come principale conseguenza, l’ingresso e il rapido sviluppo nel settore
immobiliare di ambiti di operatività in passato scarsamente coinvolti, quali ad
esempio gli operatori di building
technologies. La struttura tradizionale del mercato immobiliare sta
lasciando spazio alla necessità di gestire, mantenere e far crescere il valore
degli asset all’interno dei
portafogli immobiliari, un compito complesso e articolato a cui contribuiscono
anche l’ampio ventaglio delle società di servizi tecnici.
Per
svilupparsi, il sistema immobiliare italiano ha bisogno di nuovi paradigmi e di
una maggiore integrazione tra tutti gli attori. Le soluzioni tecnologiche per
gli edifici diventano facilitatori di questo innovativo modo di inquadrare il
futuro delle realizzazioni degli edifici di qualsiasi tipologia e delle azioni
di rigenerazione urbana messe in campo nello sviluppo del real estate
tricolore.
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