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CLOUD E SMART BUILDING: LE CITTA’ INNOVATIVE PORTERANNO TUTTO SU UNA NUVOLA



Oggi più che mai il Cloud e l’automazione degli edifici stanno avendo sul mercato della sicurezza un impatto titanico.

Le rapidissime implementazioni di dispositivi di acquisizione dati, l’integrazione di device e di automazione degli edifici tradizionali, oltre ai sistemi di controllo, stanno profondamente cambiando l’edilizia e la percezione del futuro. Si generano flussi di dati continui, infatti, i governi di tutto il mondo stanno investendo in tecnologie e soluzioni innovative per rendere le proprie città più sicure, smart e sostenibili. Obiettivo delle strategie intelligenti deve essere quindi l’utilizzo dei software e dei servizi di gestione dell’energia in continua evoluzione, sfruttando i dati forniti per ottenere informazioni strategiche per l’efficienza e l’ottimizzazione delle risorse.

Ma di che tipo di “intelligenza” stiamo parlando? Smart Building connessi in questo senso creano città intelligenti attraverso reti intuitive: intere città e, più in generale, reti elettriche in grado di comunicare tra loro, scambiano dati che diventano informazioni intrinseche di Valore al fine di trasformare gli ambienti cittadini in spazi interattivi.

L’innovazione non è quindi solo energetica ma anche di abitudini; questa forma di innovazione permea anche le relazioni tra le persone migliorando il loro status sia come individui, sia come comunità. Questa tecnologia darà luogo ad esperienze di multimedialità e interazione fino ad ora quasi sconosciute; sarà possibile controllare e regolare anche da remoto parametri come la temperatura degli ambienti, l’illuminazione dei singoli ambienti, l’accensione/spegnimento di apparecchi, i consumi di energia elettrica e termica in tempo reale, e molti altri ancora. Andando oltre, l’automazione permetterà presto di coordinare il funzionamento di tutti gli impianti e dispositivi di un edificio, ottimizzando il rendimento dei singoli sistemi secondo le reali necessità.

Il topic delle smart cities oltre ad essere sfidante rappresenta davvero una grande opportunità.

Ogni città segue un percorso di modernizzazione, innovazione, crescita e per ogni strategia ci sono delle apposite tecnologie da poter impiegare. Il 66% delle città degli Stati Uniti ha dichiarato di aver lanciato almeno un progetto di Smart City, mentre il 25% si sta preparando ad investire in questi nuovi servizi e prodotti. Il vero e proprio comune denominatore tra i diversi piani smart city annunciati in giro per il mondo è la connettività: le città del futuro saranno tutte iperconnesse e soprattutto si affideranno alle piattaforme cloud, tanto che già col nuovo anno ci sarà un ulteriore ricorso alla “nuvola” e alle sue soluzioni più efficaci; sarà fondamentale per la raccolta dei dati provenienti dagli svariati oggetti intelligenti disseminati sul tessuto urbano. La chiamano “urban cloud” ed è di fatto la nuova geografia digitale delle nostre città, che si realizza a partire dal flusso continuo di dati e informazioni generato dall’interconnessione dei devices attivi sia personali che automatici. Big data, analytics, Internet of Things, sensoristica, intelligenza artificiale convergono nel cloud urbano sotto forma di dati che rappresentano la forte moneta di scambio del nostro tempo.

Le smart city rappresentano dunque un momento di trasformazione globale, favorita da una serie di elementi tecnologici: sensori di rete, “Machine to Machine”, Big Data e Analytics. Questa trasformazione globale è spinta da una serie di trend di settore- tra cui lo sviluppo di sensori di rete, comunicazioni “Machine to Machine”, analisi dei dati e processi decisionali in tempo reale- che forniscono ai cittadini i benefici derivanti da maggiori livelli di efficienza e innovazione. I sensori di rete sono una componente fondamentale delle smart city in quanto consentono di acquisire una vasta gamma di dati preziosi per offrire servizi potenziali a turisti, abitanti e aziende. Esiste oggi una tecnologia capace di imitare tutti e cinque i sensi umani e di integrare i dati così raccolti in vari sistemi di monitoraggio e gestione computerizzati. Le comunicazioni machine – to – machine stanno attirando molto interesse e investimenti da parte dei principali stakeholder che ruotano attorno al mondo delle smart city. Mentre gli individui sono connessi tra loro e con le diverse applicazioni software via Internet da molti anni, ora è possibile connettersi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento a device che fanno parte del nostro quotidiano come termostati, serrature, luci. I dispositivi possono anche parlare da soli, singolarmente o come parte di sistemi integrati, fornendo funzionalità, efficienza e risparmi maggiori.

Anche l’uso di analitiche è una tendenza chiave ed è spesso associata al concetto dei “big data”; il processo di trasformazione dei dati grezzi in informazioni utili e azionabili, è in effetti la chiave per offrire funzionalità più intelligenti per building, persone, city. Questa analisi può essere eseguita da esperti data scientist o, sempre più in modo automatico, affidandosi a cloud computing e machine learning.

Per prepararci al futuro occorre dunque dare vita a città più smart con edifici che uniscano a design altamente efficienti, funzionalità avanzate di illuminazione, riscaldamento, raffreddamento, sfruttando inoltre risorse energetiche rinnovabili. Esse favoriranno il percorso verso la creazione della cosiddetta casa energetica, che si otterrà nel momento in cui gli edifici e i residenti produrranno più energia di quella consumata dalla rete in un anno solare.

Il futuro vede quindi nel suo orizzonte più prossimo un mix di soluzioni che ci semplificheranno la vita, rendendola più semplice e smart, creando spazi più vivibili e interazioni tra sistemi, processi e persone.





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